domenica 8 luglio 2007

VARATO DA PAPA BENEDETTO XVI IL "MOTU PROPRIO".


La mia soddisfazione per un atto dovuto, non nasce dal contestare "la Messa accessibile in lingua volgare" così come i soliti intellettuali radical chic , con la puzzetta sotto il naso, blatereranno al ritorno della Messa in latino. Detto tra noi


la celebrazione in italiano, comprensibilissima e "accessibile", ha perso il senso dello spazio sacro: sempre più le chiese sono luoghi dove si chiacchiera, si gironzola, si entra come in un museo per guardare le opere d'arte, si applaude come a teatro per sentire un concerto, si partecipa distratti a una festa di nozze.


Si partecipa alla vita "comunitaria" solo per apparire, ci si aggrega ai gruppi per fare "setta" dov'è finita la sacralità del rito?
La messa in latino potrà essere celebrata di nuovo se richiesta dai fedeli.

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